La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Sanitaria di Fisioterapista (FNOFI) ha diffuso un documento ufficiale per ribadire la propria posizione in merito all’autonomia professionale della categoria, alla luce di una recente sentenza della Corte di Cassazione.
La FNOFI precisa che il fisioterapista non effettua diagnosi medica, ma diagnosi fisioterapica, così come ogni professione sanitaria formula la propria diagnosi di competenza. Limitare l’uso del termine “diagnosi” a una sola categoria professionale significherebbe ignorare le specificità e le competenze di circa un milione di professionisti sanitari non medici.
Il documento sottolinea inoltre che il fisioterapista, per dovere deontologico, collabora con il medico quando necessario, ma gode di piena autonomia nella valutazione funzionale, nella definizione del programma riabilitativo e nell’uso di strumenti come ecografi e terapie fisiche.
La Federazione evidenzia come il quadro normativo – dalla Legge 42/1999 alla Legge 251/2000 – abbia da tempo sancito la fine della condizione di “ausiliarietà” delle professioni sanitarie, rendendo inattuali letture giurisprudenziali che non ne tengano conto.
Infine, la FNOFI ribadisce il proprio impegno a tutelare, anche in sede normativa, le competenze e l’autonomia del fisioterapista, diffidando chiunque dal limitarle in contrasto con quanto stabilito dalla legge.
Per approfondire tutti i dettagli e leggere il testo completo del documento, si invita a consultare il file originale.